04 agosto 2005

Galway - Doolin


Quella mattina ci alziamo piuttosto presto, per cercare di arrivare in tempo per la colazione compresa nel prezzo, prima che finisca tutto. Ci abbuffiamo di toast con marmellata, burro e zucchero ed inoltre rubiamo una ventina di quelle piccole confezioni di marmellata per un'eventuale spuntino o colazione futura (e, diciamocela tutta, anche perchè siamo marcioni e italiani... :)). Finito di mangiare prendiamo i nostri zaini e usciamo dall'ostello, attraversiamo la strada e siamo già arrivati alla stazione. I nostri piani prevedono di andare a Doolin, una cittadina a pochi chilometri da Galway. Per farlo purtroppo non possiamo usare il treno perchè a Doolin non c'è la stazione, quindi dobbiamo per forza di cose prendere il pullman. Tra l'altro comincia a piovigginare e il cielo non promette per niente bene. Ci mettiamo davanti alla stazione ad aspettare il pullman delle 10:26 che ci portera' a Doolin, intanto i minuti passano e la pioggia diventa sempre piu' forte. Improvvisamente ci viene in mente che quello che dobbiamo prendere non è uno dei normali pullman che abbiamo trovato per esempio a Dublino dove il biglietto si faceva direttamente sull'autobus... Eh no, questo è diverso, è uno di quei pullman di linea per i lunghi tragitti dove probabilmente devi avere già il biglietto per salire... Solo che mancano pochissimi minuti prima che arrivi il pullman... bisogna sbrigarsi!! Allora io, Ciccio e Laura entriamo di corsa e andiamo a chiedere alla biglietteria della stazione quanto costa un biglietto per Doolin. La tipa ci dice che costa €12.50 a testa. Porca puttana, pensiamo noi! Però a Doolin ci dobbiamo andare, e abbiamo già sacrificato il lago di Lochness per lo stesso motivo del prezzo alto del pullman, quindi per questa volta ce ne freghiamo e prendiamo i biglietti. Facciamo tutto questo con una fretta incredibile, poi usciamo dalla stazione e ormai e' cominiciato il diluvio universale. Veronica, Federcio e Sara, che erano rimasti fuori ad aspettare il pullman mentre noi comprevamo i biglietti, stanno caricando gli zainoni e zainetti di tutti nel bagagliaio del bus; tutto e tutti sono fradici, e anche noi ci bagnamo un bel pò. Nel giro di un'oretta emmezza siamo a Doolin, un paesino minuscolo, composto da una sola lunga via, ma nonostante questo gli ostelli non mancano perchè il posto è spesso frequentato dai turisti visto che Doolin è il pease piu' comodo e vicino per riuscire a raggiungere le Cliffs of Moher, delle grandi scogliere a picco sul mare, infatti noi eravamo andati lì proprio per quello. Scendiamo dal pullman che si è fermato proprio davanti all'Aille River Hostel, l'ostello in cui avevamo intenzione di andare noi visto che avevo letto che era un ostello fantastico. Chiediamo a Charles, il proprietario, se ha sei letti per la notte, ma purtroppo è tutto pieno, a meno che non vogliamo piantare la tenda nel giardinetto di fianco all'ostello. Purtroppo per il tempo non era dei migliori, pioveva ancora, il cielo era completamente coperto, e non sembrava avesse intenzione di smettere. Quindi rifiutiamo la sua offerta, allora lui, gentilissimamente, si prende la briga di chiamare altri ostelli nel paese per trovarci un posto. Ce lo trova immediatamente al Doolin Hostel, un ostello molto carino duecento metri piu' aventi lungo l'unica via della città. Quindi salutiamo il nostro amico Charles e ci avviamo sotto la pioggia verso il nostro prossimo ostello. Il Doolin Hostel è proprio carino, con una sala con la tv e divani, una grande cucina per cucinare e un'altra stanza per mangiare. Siamo fortunati e ci da una camera solo per noi, con bagno in comune sul piano. Tutto questo per € 14 a testa, che non è poi moltissimo. Sistemiamo le nostre cose e cominciamo a preparare il pranzo. Purtroppo fuori non vuole proprio smettere di piovere, quindi nessuno di noi ha voglia di cacciare fuori il muso e uscire al freddo e al gelo. Insomma ce ne stiamo tutta la giornata in ostello, giocando a carte e facendo nulla. Sara è l'unica che, anche in una giornata di riposo come quella, non si impegrisce ma si mette a farci i biscotti e poi perfino gli gnocchi e la pasta fatta in casa per la cena!! Che donna di casa... Quindi alla sera ci mangiamo pasta fatta in casa con sughetto di piselli e per la prima volta dopo tanto tempo, riusciamo a riempirci la pancia! La sera la passiamo un pò come il resto della giornata... Conosciamo anche un signore che vive a Toronto e che è a Doolin con sua moglie e le sue tre figlie. E' un tipo simpaticissimo, lui ci parla un pò del Canada e noi gli parliamo dell'Italia, ma poi se ne va e noi rimaniamo lì nella sala dell'ostello a cazzeggiare ancora un pò. Ma ad una certa ora, come sempre, finiamo tutti a dormire.

Lau! ha lasciato la sua traccia| alle 17:24 |

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