01 agosto 2005

Thurso - Belfast


Primo giorno di agosto e guardando fuori dalla finestra ci sembra novembre. Ci prepariamo in fretta e furia perchè siamo già in ritardo, meno male che Sara si è svegliata prima (ma come fai a dormire così poco, mi chiedo io...!!) e ha già preparato la colazione per tutti (che tesoro!!). Però siamo in ritardo e noi dobbiamo arrivare alla stazione di Thurso per prendere il treno delle 06:52 a.m. per tornare a Inverness. Insomma, vista tutta la nostra fretta, ci dimentichiamo di lasciare giù uno dei due mazzi di chiavi della stanza, e così, senza farlo apposta, oltre ad aver mangiato quintali di roba a sbafo, oltre a non aver pagato l'asciugatrice, gli freghiamo (involontariamente, sia ben chiaro...) anche un mazzo di chiavi!! Povero George... credo che appena se ne accorgerà metterà per tutta la Scozia cartelli con disegnate le nostre facce e con sotto una taglia per chiunque ci catturi e ci riporti da lui... ma Ciccio e Veronica promettono di rispedirgliele con le dovute scuse appena torniamo in Italia... (cosa che, nonostante le buone intenzioni, non è stata ancora fatta...). Per fortuna riusciamo a prendere il treno a pelo e così arriviamo a Inverness. Ci mettiamo in fila per salire sul treno delle 10:52 a.m. che ci porterà a Glasgow (sì, perchè in Gran Bretagna si fa la fila, mica come in Italia che ci si fa strada a spintoni...) e chi becchiamo? Il nostro amico Bobby conosciuto a Stromness!! What a little world!! Gli chiedo se anche lui sta andando a Glasgow e mi risponde che invece va ad Edimburgo. Lo salutiamo e non lo vedremo mai piu'. Saliamo sul treno per Glasgow e alle 13:02 p.m. arriviamo alla stazione di Perth, dove dobbiamo nuovamente cambiare treno e prendere la coincidenza delle 13:13 p.m. Ad un certo punto, a causa di una semi-figura di merda del Ciccio, conosciamo un tipo romano di cui non sapremmo mai il nome. E' un tipo simpatico, infatti riesce a tirare un pò su il morale di tutti che siamo un pò giù. Tra le altre cose ci racconta che è lì perchè è venuto a trovare la sua ragazza che si trova in Scozia per un corso universitario, ma in verità lei vive in Uzbekistan e quindi riescono a vedersi solo una volta ogni sei mesi... Insomma, una storia mica facile gli dico io... Ma l'amore trionfa su tutto!! Tra una risata e l'altra arriviamo alla stazione Queen Street di Glasgow dove dobbiamo cambiare stazione e andare a quella centrale, quindi prendiamo un pullman che arriva nel giro di 5 minuti (madonna mia quanto sono organizzati questi scozzesi!!) e che tra l'altro è pure gratis (basta mostrare il biglietto del treno) e in men che non si dica siamo a destinazione. Qui salutiamo il nostro amico romano e ci mettiamo alla ricerca del nostro prossimo treno. Decidiamo di prendere il treno delle 15.30 p.m. che arriva a Stranraer, dove partono i traghetti che vanno in Irlanda. Mentre aspettiamo ci prepariamo il nostro solito e misero pranzo: due fette di pane + fetta di prosciutto + sottiletta. Oh, poveri noi!!! Saliamo sul treno e arriviamo a Ayr, dove dobbiamo cambiare per l'ennesima volta treno e prendere la coincidenza delle 16:34. Alle 17:55 arriviamo alla stazione di Stranraer, e lì fuori, a pochi metri, c'è l'ufficio del check-in per i traghetti. Facciamo i biglietti (rigorosamente nominali) e, con nostra grande sorpresa, paghiamo solo £10.50. Questo prezzo "speciale" ci è concesso grazie al nostro mitico biglietto Inter-rail, che ci permette di avere un grosso sconto, e forse anche grazie al fatto che la compagnia di traghetti con cui viaggiamo non è piu' Northlink (come per andare alle isole Orcadi) ma Stena Line, che magari è un cincinnino meno costosa... Salpiamo alle 19:50 con questo traghetto che all'interno ha di tutto, dal burger king alla sala giochi. La traversata dura 105 minuti, e alle nove emmezza circa attracchiamo a Belfast. Rimaniamo stupiti dall'efficienza organizzativa della compagnia quando vediamo la velocità con cui ridanno a tutti il proprio bagaglio nel giro di dieci minuti... Ehhh quante ne sanno questi scozzesi! Scendiamo dal traghetto e ci avviamo a piedi verso la città e sopratutto verso lo stesso che avevamo prenotato a Glasgow per evitare di arrivare e non trovare uno straccio di posto per dormire... Dopo qualche centinaia di metri -e con le spalle che già chiedevano pietà- fuori dal porto incontriamo un signore in auto che ci chiede dove stiamo andando e gentilmente si offre di accompagnarci. Noi, da tipici italiani, inizialmente siamo un pò diffidenti (tra l'altro si era fatto pure buio) quindi non accettiamo subito, ma provati dalla stanchezza e con le spalle doloranti facciamo cadere la nostra barriera di diffidenza e decidiamo di fidarci. Il signore si rivela essere molto simpatico, ci parla un pò di lui, ci informa che in quei giorni c'è un festival in città, ma sopratutto ci da la dritta di non andare mai a ovest della città, parte in cui risiedono gli anglicani... Infatti a Belfast il dissidio tra anglicani e cattolici non è ancora superato, e noi, essendo italiani, veniamo considerati automaticamente cattolici, e quindi ci consiglia di stare alla larga da quella parte di città. Il signore gentilissimo ci fa scendere proprio davanti all'ostello,ci aiuta a scaricare i bagagli e infine ci saluta e se ne va. Bhe, come prima impressione l'Irlanda ci sembra fantastica!:) Entriamo nell'ostello che si chiama "The Linen House" e ci sembra subito piuttosto carino. Siamo fortunati e ci danno una stanza tutta per noi con persino il bagno a soli £11 a testa. Ci sistemiamo e poi andiamo in cucina a prepararci la pappa serale con le nostre solite buste knorr... Dopo cena scendiamo al piano di sotto a fumarci una sigaretta. Qui Laura e Veronica conoscono tre ragazzi polacchi con cui chiacchieriamo un pò e con cui facciamo anche qualche partitina a calcetto balilla. All'una, stanchi morti dopo un'intensa giornata di viaggio, andiamo a nanna.

Lau! ha lasciato la sua traccia| alle 23:12 |

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